Abbiamo compiuto un altro passo per la costruzione del nostro osservatorio, e finalmente un passo che dia risultati apprezzabili anche dal nostro assetato occhio!
Dopo mesi passati a parlare di cemento, ferro ed altro, finalmente qualcosa che somigli ad un oggetto astronomico!
Io e Piero arriviamo la mattina ad Orciatico: la giornata è stupenda, la vista su Volterra è bellissima ma non indugiamo troppo, abbiamo molto da fare.
Prima operazione, montare i pannelli sul telaio in ferro. Dobbiamo fare altri fori ed è complicato, perché vanno fatti da sotto.
Dopo un paio d’ore, tutto è a posto.
Si inizia davvero a costruire la cupola.
Prendiamo l’anello che costituisce la base della cupola, lo montiamo, lo centriamo sul pianale in legno e siliconiamo sotto per evitare infiltrazioni d’acqua.
Nel frattempo facciamo altri fori sull’anello, per fissarlo meglio sul pannello.
Dopo questo, ci fermiamo per una breve pausa pranzo.
In attesa di braccia aggiuntive per il lavoro, ne approfittiamo per pulire la cupola, che è rimasta a terra per un anno!, scoprendo che un piccolo topolino l’aveva eletta a sua dimora. Non ha fortunatamente fatto danni, né sporcato nulla.
Poco dopo arrivano anche Davide con la madre: saranno le braccia che ci servono.
Il vento si è alzato, le due semisfere della cupola non sono tanto pesanti, ma sono grosse e prendono molto vento, dobbiamo stare attenti a non farle cadere.
Mettere la prima semisfera sull’anello non è complesso, fortunatamente viene anche Alessandro a darci una mano per tenerla in piedi.
Prendo il primo pannello intermedio e lo avvito alla cupola: l’operazione è complessa perché lo spazio è davvero angusto e le viti molto, troppo corte oltre che arrugginite (questo non me lo aspettavo, dovrò probabilmente sostituirle, per maggiroe sicurezza), ma riesco alla fine ad avvitarlo.
Montiamo la seconda semisfera, ora è davvero un gioco di equilibrio e precisione per infilare il secondo pannello.
Eppure… qualcosa non torna: abbiamo invertito i pannelli!
Purtroppo le indicazioni sulle istruzioni, che pure avevo consultato, non sono chiare, così ci tocca smontare i due pannelli per invertirli.
Sembra facile ma tra qualche inevitabile colpetto ed il vento, una delle due semisfere si muove pericolosamente e scende dai rulli, fortunatamente generando solo un po’ di apprensione.
Finita l’operazione, proviamo a far girare la cupola e…magia, gira perfetta senza un intoppo!
Tiriamo un po’ le viti per maggiore sicurezza, poi montiamo lo shutter e la porta, che si riveleranno due oggetti complessi ed un po’ delicati.
Ma alla fine anche questi sono a posto.
Il tempo corre, il vento incalza, dobbiamo sbrigarci: cerchiamo di fissare meglio possibile tutti i pezzi ed alla fine, per ulteriore sicurezza, montiamo anche il controbinario che impedisce alla cupola di essere sollevata nel suo complesso.
Non che sia un’eventualità semplice a verificarsi, ma è un accorgimento necessario: ci piace fare le cose in modo che siano sicure per tutti!
Che posso dire, sono e siamo felici anche se manca ancora molto lavoro da fare: bisogna controllare e sostituire alcune viti (non ci sono più le zincature di una volta…), installare gli encoder e tutta l’elettronica della cupola, oltre naturalmente ai telescopi!
Però posso dirlo: è davvero bellissima!
Alla fine ne approfitto per scattare qualche foto.