Nel 1609 Galileo punta il suo cannocchiale sulla luna e, per la prima volta, rileva che la superficie del nostro satellite è molto irregolare e accidentata.
Ma, come sua natura, non si accontenta di questa scoperta. Egli vuole tradurre in numeri quanto osserva.
Elabora quindi un metodo semplice, ma efficace, di misurare le altezze dei monti lunari scoprendo che sono paragonabili a quelle dei più alti monti terrestri.
Giovedì 24 Ottobre Giovanni Levita partirà proprio dal metodo di Galileo per capire come si possono calcolare le altezze dei monti lunari o le profondità dei crateri. Successivamente ci illustrerà i metodi più recenti e più complessi adattabili a condizioni di illuminazione variabili, a formazioni lontane dall’equatore lunare e che, inoltre, includono gli effetti delle librazioni in latitudine e longitudine.
Infatti, nonostante che le caratteristiche topografiche della luna siano descritte a partire dalla loro posizione sulla superficie lunare mediate un sistema di coordinate simile a quello terrestre, la presenza di forti irregolarità nel moto della luna rende le misure delle latitudini e longitudini più complesse.
Per concludere Giovanni presenterà il programma Virtual Moon che rende disponibili i parametri necessari all’applicazione degli algoritmi.
Vi aspettiamo quindi Giovedì 24 Ottobre alle ore 21 presso i locali della Circoscrizione N. 5 in Largo Petrarca 3 a Pisa per questa interessante tappa del nostro viaggio verso la Luna.
Cieli sereni.