Prima del computer quantico, dei transistor e perfino delle valvole, ad Harvard un gruppo di “calcolatrici” eseguiva complessi calcoli e contribuì a porre le basi dell’astronomia moderna.
Queste calcolatrici non erano fatte di circuiti, né di ingranaggi: erano un gruppo di donne che studiavano la luce proveniente dalle nostre stelle.
Siamo nella seconda metà dell’800, e la tecnica dell’osservazione spettroscopica già in uso per il sole, comincia a essere applicata anche all’osservazione delle stelle. Ogni notte vengono prodotte nuove lastre fotografiche ricche non solo di fascino ma anche di contenuti scientifici tutti da scoprire.
E durante la giornata, nel laboratorio astronomico di Harvard, un gruppo di donne munite di lenti di ingrandimento, microscopi, libri e grossi quadernoni, eseguono calcoli, catalogano e annotano pazientemente tutte le informazioni che le lastre rivelavano. Il loro lavoro consisteva nell’analizzare le fotografie delle stelle, determinare le loro posizioni e calcolare le loro magnitudini. Era un lavoro ripetitivo e noioso, ma era anche un lavoro importante perché forniva i dati necessari per comprendere l’universo.
In particolare, le Calcolatrici di Harvard erano interessate alle stelle variabili, stelle la cui luminosità varia nel tempo. Le stelle variabili erano note ma questo fenomeno non era stato ancora completamente compreso.
Grazie al loro lavoro meticoloso, sono state in grado di raccogliere dati su migliaia di stelle variabili e di scoprire una nuova scala di luminosità, la scala delle distanze delle stelle variabili, che ha rivoluzionato l’astronomia permettendo di misurare le distanze interstellari e intergalattiche, di comprendere la struttura e l’evoluzione delle stelle e di ampliare la nostra visione dell’universo.
Oggi, a più di un secolo di distanza, le loro scoperte sono considerate le fondamenta dell’analisi spettrale e sono considerate di importanza fondamentale per lo sviluppo dell’astronomia moderna.
Lunedì 20 Marzo Marco Giglio ci racconterà la loro straordinaria storia e le scoperte che il loro sapiente lavoro ha permesso di fare.
Ti aspettiamo quindi, Lunedì 20 Marzo alle ore 21 presso i locali della Circoscrizione N. 5 in Largo Petrarca n. 3 a Pisa per scoprire insieme la loro storia, esempio di come l’ingegnosità e la passione possono superare le barriere di genere e portare a importanti scoperte scientifiche.