La Nebulosa di Orione (nota anche come Messier 42 o M 42, NGC 1976) è una delle nebulose diffuse più brillanti del cielo notturno. Chiaramente riconoscibile ad occhio nudo come un oggetto di natura non stellare, è posta a sud del famoso asterismo della Cintura di Orione, al centro della cosiddetta Spada di Orione, nell’omonima costellazione.
Posta ad una distanza di circa 1270 al dalla Terra, si estende per circa 24 anni luce ed è la regione di formazione stellare più vicina al Sistema Solare.
Vecchie pubblicazioni si riferiscono a questa nebulosa col nome di Grande Nebulosa, mentre più anticamente i testi astrologici riportavano lo stesso nome della stella Eta Orionis, Ensis (la spada), che però si trova in un’altra parte della costellazione.
Si tratta di uno degli oggetti più fotografati e studiati della volta celeste, ed è sotto costante controllo a causa dei fenomeni celesti che hanno luogo al suo interno; gli astronomi hanno scoperto nelle sue regioni più interne dischi protoplanetari, nane brune e intensi movimenti di gas e polveri.
La Nebulosa di Orione contiene al suo interno un ammasso aperto molto giovane, noto come Trapezio.
Le osservazioni con i più potenti telescopi (specialmente il Telescopio spaziale Hubble) hanno rivelato molte stelle circondate da anelli di polveri, probabilmente il primo stadio della formazione di un sistema planetario.
La nebulosa è stata riconosciuta come tale nel 1610 da un avvocato francese, Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580-1637), anche se, date le dimensioni e la luminosità, era certamente conosciuta anche in epoche preistoriche.
Tolomeo la identificava come una stella della spada di Orione, di magnitudine 3.
La foto è stata scattata dall’Osservatorio remoto di proprietà dell’Associazione Astrofili Galileo Galilei Pisa presso l’Astronomical Centre Lajatico.
Scheda tecnica
Pose: 60×300″ (gain: 119 – Offset 5) -28°C bin 1×1
Integrazione: 5 ore – Dark: 30 Flat: 30 Bias: 30
Risoluzione: 2964×1821
Giorno lunare medio: 13.23 giorni
Fase lunare media: 8.26%
Telescopio o obiettivo di acquisizione: Vixen ed115s – Apertura 115 mm – Focal Length 890 mm f/7,7
Riduttore di focale: –
Camera di acquisizione: QHY8L Color
Montatura: Celestron CGEM-DX
Telescopio o obiettivo guida: Orion 80mm Short Tube
Camera di guida: Starlight Xpress Lodestar x2
Kit Software: PixInsight, Adobe Photoshop CC, MaximDL 6 Pro
Centro AR: 5h 34′ 45″
Centro DEC: -5° 25′ 48″
Campionamento: 1,763 arcsec/pixel
Orientazione: 21,638 gradi
Raggio del campo: 0,852 gradi
Date:19 febbraio 2020 , 24 Febbraio 2020
Luogo: Astronomical Centre Lajatico (PI)
Autore: Stefano Lischi