Lo Star Analyser 200 è un filtro per spettroscopia, composto da un reticolo di diffrazione da 200 linee/mm.
Il reticolo di diffrazione è in grado di scomporre la luce “bianca” proveniente da un oggetto (spettro di ordine 0) nei vari colori dell’arcobaleno; formando quindi lo spettro detto di ordine 1.
Ad ogni colore è associata una lunghezza d’onda.
Ogni elemento presente in natura ha uno spettro caratteristico quindi confrontando gli spettri si possono capire quali elementi vanno a costituire gli strati esterni di stelle, galassie, quasar, nebulose, pianeti ecc.
In questo articolo mostreremo gli spettri di Giove, Saturno, Urano, Nettuno e alcune delle loro lune.
Non stupitevi se, dopo aver detto che gli spettri sono colorati simili all’arcobaleno, in realtà vedete foto tutte in bianco e nero. Semplicemente il sensore della camera di ripresa è un CCD monocromatico.
La seguente immagine mostra gli spettri delle quattro lune principali di Giove, in cui si vedono delle linee scure che rappresentano le righe di assorbimento degli elementi chimici, ad esempio zolfo e metano, che costituiscono rispettivamente la superficie e l’atmosfera di alcune delle lune.
Mescolate insieme alle righe degli elementi delle lune, ci sono anche quelle della luce del Sole; infatti è grazie alla luce del Sole che noi possiamo ammirare i pianeti e le lune.
L’immagine sottostante mostra gli spettri di Saturno, degli anelli e di Titano (la sua luna più grande il puntino a sinistra nella foto).
Negli spettri di Saturno e Titano si può notare la grossa banda scura sulla destra dovuta all’assorbimento del metano.
Nelle prossime due immagini, invece, sono mostrati gli spettri di Urano e Nettuno.
Anche qui, come su Saturno, a destra dello spettro è ben visibile la grossa banda scura dovuta all’assorbimento del metano. Inoltre nell’immagine di Nettuno si può notare in alto a destra, molto vicino al pianeta, la sua luna più grande Tritone.
Autore: Tommaso Dittadi
Foto e spettroscopia: Tommaso Dittadi